La spiaggia

L’arrivo dell’estate coglie impreparati molti maschi in eta’ riproduttiva.
I chili in eccesso delle mangiate domenicali, il calcio minuto per minuto seguito per una intera stagione piu’ le coppe, il logorante lavoro di ufficio e o lo studio hanno fatto si che nella loro persona si formasse una definitivo cambiamento dei geni. Cosi’ all’uomo comune e’ spuntata un incipiente pancetta mentre la donna comune, che nel frattempo durante le partite di pallone faceva shopping e che nella paura pranzo andava a fare aerostepfunkspinnig si ritrova un ventre piatto che si puo’ usare come piano di riscontro.
Cosi’ mentre all’uomo medio la camicia si allarga l’abbilgiamento femminile si restringe a dismisura fino a microscopici pezzettini di stoffa.
Signori e signore e’ arrivata l’estate.

Uno dei luoghi tipici dell’estate e’ la spiaggia. In quel caranio infernale che si riversa generalmente in pochi metri quadrati di sabbia di silicio alla temperatura del sole infatti, si possono trovare numerose prede.

La scelta della preda

scegliere la preda in spiaggia e’ molto piu’ semplice che in qualunque altro posto del mondo. Intanto le donne non possono barare troppo. Se infatti il seno e’ tutto spostato al centro, come piace a noi, ma i lati sono vuoti e sguarniti la ragazza ha un push up parancato fino a sette kili, se la ragazza indossa sempre un pareo di colore scurissimo anche mentre fa il bagno, sospettate qualcosa in piu’ di qualche fisiologica pallina di cellulite e cosi’ via.
La spiaggia e’ inoltre rivelatrice della cura che le donne hanno per il loro corpo, peli sotto le ascelle? Avete davatni una figlia dei fiori o una ragazza poco curata. Lo valgasi per i peli delle gambe. Se la ragazza ha la barba ponetevi invece qualche domanda, forse i vostri gusti si sono leggermente modificati.

Il lettino

Il piazzamento del lettino deve essere conseguenziale alla scelta della preda, se scegliamo una ragazza e ci andiamo a mettere a cento chilometri di distanza la tecnica diventa molto complicata, quindi facilitiamoci la vita. Ora, e’ bene tener presente che uno dei nostri avversari piu’ temuti e’ il bagnino, quindi, quando avete affittato la sdraio fate un favore al bagnino, la sdraio portatevela da soli!
In questo modo sceglierete piu’ liberamente il posto dove piazzarla e portete mostrare tutti i vostri muscoli nell’aprirla (evitate figure paperinesche del tipo incastrati nella sdraio mezza aperta).


La presa del sole

Prendere il sole e’ un arte. Arrivare sul lettino da spiaggia pallidi invece, uno scempio.
La fase preliminare l’andata al lido maritimo consta di almeno tre settimane.
Durante la prima settimana bisogna rimettere in sesto il fisico, si va a correre, si mangia un po’ meno e soprattutto si beve meno (non c’e’ bisogno di strafare, quindi vietato andare da messeghe’ o dal chirurgo… e anche sulla palestra avrei molte cose da ridire), inoltre, importantissimo, si inizia a prendere il sole!
Per farlo basta la pausa pranzo, un oretta in costume al parco comunale o in terrazzza non ce la toglie nessuno e non e’ neanche reato.
Inutile, o meglio poco efficaci e spesso dannose le varie creme solari, usate la nieva (a meno che non siate proprio della larve pallide ed e’ la prima volta che prendete il sole dopo anni).
Bene, siamo pronti, arrivati quindi in spiaggia in una forma decente e piazzato il vostro letino in un punto strategico tirate fuori il vostro armamentario
-Un pareo
-la nivea
-un libro
-una radio (una radio discreta, non il GhettoBlaster da 200 megawatt…)

sistemato il pareo (in sua mancanza consiglio un ottimo telo monocromatico, magari blu scuro, delle dimensioni di un lenzuolo, si compra a metro, costa la meta’ di uno di qualunque marca e fa’ un effetto decisamente migliore) sopra la sdraiaci mettiamo comodi accendiamo la radio, meglio se mettiamo un cd che conosciamo e che fa molto estate relax.
Ci sdraiamo e iniziamo a leggere, o meglio, iniziamo a far finta di leggere mentre, invece, scrutiamo intorno a noi se qualche ragazza da segni di interesse o su quale eventualmente puntare le nostre attenzioni; badare bene, se si nota che una ragazza mostra interesse sara’ lei l’oggetto delle nostre attenzioni, se altrimenti la scartiamo per una, magari piu’ carina ma che non ha mostrato tali segni rischiamo di perderle entrambe.
Comunque, generalmente le ragazze nascondono molto bene il loro interessamento (ma e’ qui che si differenzia il vero samot) o meglio, generalmente sono poco interessate.
Scelta cumunque la preda e’ ora di passare all’attacco, alziamo legermente il volume della radio iniziamo a spalmarci la crema, lentamente.
Mentre compiamo tale operazione, chiedimo alla nostra preda, vicina di lettino se per caso, la musica non sia troppo alta e non dia fastidio, ora e’ tutto nelle vostra meni, pavete varie opzioni:
dalla piu’ soft: “io vado a prendermi una cosa fresca al bar, vuoi qualcosa”?
alla piu’ estrema:”sulla schiena non ci arrivo, me la spalmeresti un po’ di crema?”

Nessun commento: