Ore 14 entro in un bar (dell’università).
Mi metto in coda, sono dietro a una ragazza molto carina.
Fa caldo…
MOOOOOLTO Caldo!!!

-che caldo-

Silenzio…

Riprovo:

-che fila!-

Silenzio e alzata di spalle!
Mai mollare, quindi anche se è evidentissimo:

-anche tu stai in fila?-

La ragazza in questione (che rimarrà anonima per ovvie ragioni chiarite in seguito) si gira lentamente, mi squadra dai piedi alla testa e conferma:

-si-

Si rigira immediatamente.
Deus ex machina! Un mio amico vicino alla cassa si volta e mi vede, come se non bastasse mi fa segno di raggiungerlo per evitare la coda

-Garda li c’é un mio amico-

senza esitare e senza che lei possa replicare nulla le prendo delicatamente la mano e le faccio strada nella fila.
Arrivati alla cassa faccio un breve cenno al mio amico nella speranza che intrpreti il seguente messaggio subliminale:
“Sono molto contento di rivederti anche se sarà passato più di un anno dall’unltima volta e non mi ricordo esattamente come ti chiami o come ti ho conosciuto (effetivamente non è che sia proprio un amico), purtroppo però ora, come vedi, è meglio non parlare, inoltre, anche se non te lo dico adesso, ti prometto che ti telefonerò e ti farò sapere come è andata con questa ragazza.
Ah, a proposito, mi sembra di ricordare che avevi una sorella carina, che fine ha fatto?
E’ libera?”

Ma lui non solo non risponde subliminalmente alle mie domande e divaga mandandomi una immagine di una vacchietta che fa la calza in un casolare abruzzese, ma, come se non bastasse esordisce:

-Ciao “SAMOT” (n.d.Samot usero’ qui per identificarmi solo il mio pseudonimo) come va?-

idiota non so’ neanche come ti chiami!
E allora vai col tango e impongo il sorriso numero 3, sempre efficace!
Ma lui inesorabilmente e sempre peggio:

-non mi presenti la tua amica? Che e’ la tua nuova fiamma?-

idiota idiota idiota!!!
Lei:

-ehm… veramente non ci conosciamo.-

In tutto questo mi accorgo con disperazione che una sua amica, che probabilmente si e’ goduta la scena in disparte, e’ quasi stramazzata al suolo dalle risate, mentre la “mia” lei nell’accorgersene assume un colore che varia tra il rosso pompeiano e il rosso ferrari in una giornata uggiosa!!!
La situazione e’ degenerata, pago il mio caffe’ e:
-Vabbene allora ciao ci sentiamo presto!-
Non capisco neanche io riferito a chi,elargisco il sorriso n°4 delle situazioni imbarazzanti
e mi giro verso il bancone dove a dire la verita' c'e' una situazione abbastanza interessante... chissa'!

P.S. il motivo per cui la misteriosa ragazza senza nome restera’ senza nome e’ che non me lo ha detto… il nome ovviamente!